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Momento

Ali leggere battono e fremono fruscio di corde poca è la distanza dei respiri

Muoiono per vivere

Silenzio nel buio, lo sguardo non vede. Per ora solo bandiere bagnate di lacrime sventolano in alto nel cielo, che vede

Quale segreto

Con il contatto prolungato delle carezze premute, allungate ripetute sento il calore sempre più freddo

A Giancarlo

Solo parenti per l’artista ribelle. Adesso è chiuso. Ma lui non c’è.

Pensieri

Quant’è lunga la distanza tra una mano e l’altra a braccia tese

Il molo

Ho di fronte il mare oggi seduta su grossi sassi o in piedi appoggiata alla ringhiera.

Occhi tristi

Gli occhi tuoi belli hanno pianto. Colori azzurri, splendidi tramonti albe sognate

Oh quegli occhi!

L’azzurro del cielo il passaggio dei colori le stagioni. Oh quegli occhi- Oggi parlano. È Tristezza

Allora cadi

Le pallottole penetrano e feriscono. Si costruisce una realtà a cui credere pronti a sostituire i colpi con immagini care.

Da madre a figlia

Francesca dove sei? Ho nostalgia di te come espressione compiuta, intensa. Mani grandi volitive fisico che non esita e s’ impone.

A te

I fiori sono sbocciati, i frutti sono colti e lei ride e parla e ancora gioca.

La luce è segreta

A volte la notte d’inquieto respiro ad occhi chiusi sfoglio orizzonti e cielo e mari lontani. Il passo è sicuro

Che fatica

I gesti e le azioni si ripetono volutamente inalterate e ripetitive ogni mattina. È per incominciare come ieri.

Paura

A sera riesco ad avere i miei silenzi le mie parole. Vorrei non vedere, vorrei non sentire. In questo anelito cosciente

Segreto

In tutte le canzoni che sentiamo c’è sempre qualcosa che fa per noi, voci che parlano al nostro cuore musiche nostalgiche di amore.

Il mare

L’ho visto a tutte le ore con il sole e foschia e con il vento ora calmo ora agitato verde e poi celeste.

Palcoscenico

Recital di sempre di tutti, applausi a se stessi superati. Non parole dette ma parole taciute

Verità

Preghiere, preghiere e ancora preghiere. Domandiamo imploriamo e chiediamo per vivere, per guarire e per avere.

Il libro

È gioia vederti è gioia sentirti. La voce le mani gli occhi rincorro nella tua indifferenza. Il libro chiaro è aperto su pagine da scolpire.

È possibile

È possibile rialzarsi? Il peso porta più in basso. Troppi i dolori nessuna speranza solo angoscia e tristezza.

Figli

Guida amore e sacrifici si alternano costanti alle lacrime ai dolori alle gioie immaginate.

Pagliaccio

Ride di te. A chi appartiene il viso d’angelo che la fantasia ha creato? Soffri perchè?

La luna

Le mie braccia stanche la mia mente ferma. Non invoco non più reclamo la luna mi ha sorriso

Ridere

Lanci il tuo grido i cerchi si allargano inutilmente. Tagli la mano non c’è spettatore.

Fine giornata

Nel rumore del tempo che batte regolare, nel silenzio degli uccelli, nella luce scura della sera.

Hai dato

Ideali per attimi di vita sono tizzoni che il fuoco distrugge. Sconfitte per vittorie e lungo soffrire.

Partenza

Che lascio? Niente. Sono pronta per la nuova vita. Le ultime ore mi si sono attaccate e non vorrebbero passare

Credo

Credo alla necessità assoluta del sapere ammiro la bellezza della natura credo al fiore che nasce.

La piccola mano

Mi stringe la mia. Nel leggero contatto un soffuso calore. È allegra, l’incedere suo sicuro vicino al mio fianco.

In attesa

ll sole appare scolorito attraverso le nuvole in movimento. Poche persone aspettano l’autobus, una madre è seduta con la bimba accanto.