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Da madre a figlia

Francesca dove sei?
Ho nostalgia di te come espressione
compiuta, intensa. Mani grandi volitive
fisico che non esita e s’ impone.

Sento la tua voce roca e ridi.
e scherzi e imprechi contro gli altri
contro tutti. Mi manchi.

Le fettine di carne, ancora calde,
le assaggi compiaciuta e le offri.
Ogni mistero risolvi.

Mischi le carte ad occhi indiscreti
attenta, in un gioco crudele,
a difesa di quello che pensi.

Senza la luce che spargi intorno
mi sento piccola e indifesa.
Muti i giorni, lunghe le notti e rimpianti.

Non hai sciolto i nodi della vita
e ciò che hai – dai. Niente è per te.
Ti costruisco. Tu non ci sei.
E mai ti avrò a me.

Silvia Rossetti