Ho di fronte il mare
oggi seduta su grossi sassi
o in piedi appoggiata alla ringhiera.
Il molo è investito dal vento
le acque sono mosse e agitate.
Ad occhi chiusi sento il rumore
cadenzato continuo ritmato.
Le onde increspate
riflettono il grigio del cielo.
Prima uno poi due poi tanti
volano i gabbiani planando.
Anche loro sentono l’atmosfera
ora triste, ora di sogno, ora vera.
I pesci non abboccano all’amo
e le lunghe lenze tirate invano.
Ora s’avverte il respiro della natura.
Si ribella. Il cielo è già nero.