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Non basta

Sul piccolo tavolino rotondo c’è una bottiglia di vermouth e tre bicchieri colmi. Un portacenere spazioso, coperto da tovagliolo di carta,

Momento

Ali leggere battono e fremono fruscio di corde poca è la distanza dei respiri

Occhi tristi

Gli occhi tuoi belli hanno pianto. Colori azzurri, splendidi tramonti albe sognate

Oh quegli occhi!

L’azzurro del cielo il passaggio dei colori le stagioni. Oh quegli occhi- Oggi parlano. È Tristezza

Il cieco

Buia la sua luce nero il colore si muove per le stanze antiche come antico è il suo dolore

Alla Stazione

All’improvviso si ode un urlo bestiale. Vedo le mani a ventosa sul vetro più grande le gambe piegate, scivola giù, poi cade

L’animo

I punti sono vicini per una circonferenza da segnare. Ma le parole sono chiuse per ciò che vuoi udire.

La piccola mano

Mi stringe la mia. Nel leggero contatto un soffuso calore. È allegra, l’incedere suo sicuro vicino al mio fianco.

Nel saluto

Nel saluto dato davanti alla macchina rimangono tagliati i volti. Non si sono incontrati