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Da madre a figlia

Francesca dove sei? Ho nostalgia di te come espressione compiuta, intensa. Mani grandi volitive fisico che non esita e s’ impone.

Alla Stazione

All’improvviso si ode un urlo bestiale. Vedo le mani a ventosa sul vetro più grande le gambe piegate, scivola giù, poi cade

La piccola mano

Mi stringe la mia. Nel leggero contatto un soffuso calore. È allegra, l’incedere suo sicuro vicino al mio fianco.