Da madre a figlia
Francesca dove sei? Ho nostalgia di te come espressione compiuta, intensa. Mani grandi volitive fisico che non esita e s’ impone.
Francesca dove sei? Ho nostalgia di te come espressione compiuta, intensa. Mani grandi volitive fisico che non esita e s’ impone.
Buia la sua luce nero il colore si muove per le stanze antiche come antico è il suo dolore
E musica e luce. Spazio e secoli d’attesa inganni e dolori. Sulla croce con bracci smisurati
Tra la luce e il buio una vecchia ferma nel tempo, indica la strada le spalle rivolte ai ruderi alle pietre,
Sabato di gennaio stampato in chi l’ha sentito. Luce fredda opaca sui ceri e sul nero della bara.
Nel rumore del tempo che batte regolare, nel silenzio degli uccelli, nella luce scura della sera.
Sto seduta su corde arrotolate a prua di un battello a vapore che si allontana dall’isola