Alla Stazione
All’improvviso si ode un urlo bestiale. Vedo le mani a ventosa sul vetro più grande le gambe piegate, scivola giù, poi cade
All’improvviso si ode un urlo bestiale. Vedo le mani a ventosa sul vetro più grande le gambe piegate, scivola giù, poi cade
A sera riesco ad avere i miei silenzi le mie parole. Vorrei non vedere, vorrei non sentire. In questo anelito cosciente
Preghiere, preghiere e ancora preghiere. Domandiamo imploriamo e chiediamo per vivere, per guarire e per avere.
All’improvviso il letto di fronte al suo è occupato. Imbellettata in modo maldestro
Secondo Pirandello con gli altri ci costruiamo. Perché? Solo per paura.