C’era una volta una principessa di nome Rosa-Spina che viveva nel suo Castello insieme al padre, il Re Adolfo.
Era bellissima. Trecce bionde le incorniciavano il viso sempre un pò pallido e magro. Non poteva correre e saltare come le altre fanciulle perchè delicata di salute, perciò trascorreva le giornate nel suo giardino dove coltivava fiori di ogni specie ma soprattutto amava e curava le rose.
Un brutto giorno una spina della rosa più bella le punge il dito mignolo della mano destra che comincia a sanguinare. La principessa piange dal dolore. Passano i minuti passano le ore e i giorni ma il piccolo dito continua a sanguinare senza interruzione mentre la Principessina non smette di piangere.
Si sparge la notizia di porta in porta e ogni abitante del reame accorre per consolare Rosa-Spina. Anche il Re è molto preoccupato, finchè un giorno dice ai suoi sudditi “Andate per il paese e annunciate che darò in sposa Rosa-Spina a chi riuscirà a guarirla”.
Accorrono da lontano cavalieri, mercanti, dottori e principi e tutti tentano di guarirla con medicine e unguenti e creme ma senza alcun risultato.
Un giorno passa nelle vicinanze del Castello un pastorello con le sue pecorelle che per caso viene a sapere che la sua Principessa piange giorno e notte e, saputa la ragione, decide di provare a salvarla. Prende con sé l’agnellino che era nato durante la notte, lo copre con il mantello e di nascosto entra nel Castello e senza essere visto dalle guardie entra nella camera della Principessa dicendo sotto voce “Non ti spaventare Rosa-Spina io ti guarirò”. Prende dolcemente la mano della Principessa e fa leccare il dito ferito dall’agnellino.
All’improvviso Rosa-Spina smette di piangere e con sorpresa si accorge che il suo ditino non sanguina più. Copre di baci l’agnellino e corre felice dal Re suo padre per presentargli il suo salvatore.
La notizia della guarigione della Principessa fa il giro del reame e gli abitanti tutti accorrono davanti al palazzo reale, ancora increduli, per vedere l’agnellino che ha compiuto il miracolo e il fortunato pastorello, loro futuro Re.
Dopo tre mesi il Re organizza per il matrimonio una grande festa.
Il pastorello e Rosa-Spina si sposano nel giardino delle rose, contornati da fiori giunti da tutto il mondo e vivranno uniti nell’amore uno per l’altra. Le pecorelle rimangono nel castello a protezione della Principessa. Una fata buona, come dono di nozze ha trasformato l’agnellino in un pelouche e la Principessa lo tiene sempre accanto anche di notte a ricordo della sua guarigione e della sua felicità.