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Il cieco

Com’è avvenuta la disgrazia? Il racconto di Lucetta esprime senza indugio, il significato tragico dell’evento.

Il padre da giovane, era stato colpito agli occhi mentre lavorava in un cantiere. In un Istituto per ciechi aveva conosciuto Franca, la ragazza che avrebbe poi sposato e creato con lei famiglia. Il padre conosceva lei, Lucetta attraverso il contatto delle mani sul viso, sulla bocca, sui capelli. Carezze che vedevano. Ora tocca e vede la sua nipotina di due anni.
Quel giorno ho avvertito la presenza del padre nell’aria, nel respiro di ogni cosa, anche se non era presente. Nel salotto dove siamo sedute, le persiane sono socchiuse, i mobili di acero bianco e il grande tavolo al centro della stanza sono in penombra.

Domina a tratti un silenzio riposante. Ridiamo e scherziamo. È seduta con noi anche una coppia di giovani sposi. caffè, biscotti, cioccolatini e ancora caffè. La conversazione è cordiale, amichevole. Mi sento leggera e allegra. Fuori è già notte. La visita è terminata.
Intravedo la schiena del padre di Lucetta quando all’improvviso per sbaglio, apro una porta. Sorpreso nel suo mondo, scappa.
Mi vergogno. Lui senza volerlo mi aveva visto.

Silvia Rossetti